Nei
primi (circa) 3 anni della loro vita i bambini consumano oltre 6.000 pannolini
(circa 1 tonnellata).
Una
donna ha le mestruazioni per 30-35 anni della sua vita 4-5 giorni ogni mese.
I
pannolini, per adulti e bambini, sono i rifiuti solidi urbani quantitativamente
più numerosi e impiegano diverse centinaia di anni per degradarsi completamente
perché composti da diversi materiali accoppiati.
La
Provincia di Torino ha più volte cercato di diminuire i pannolini usa e getta, sia per i bambini che per gli adulti, con sovvenzioni e finanziamenti, ma il problema rimane.
In
Veneto un progetto sperimentale, che sarebbe dovuto partire a fine 2012,
avrebbe previsto il conferimento dei pannolini presso il centro riciclo
Vedelago, che ne ricaverebbe materie prime seconde: plastica
per arredi urbani e altri oggetti e la componente organico-cellulosica per cartoni
da imballaggio.
Tuttavia,
il progetto non è ancora partito effettivamente, e per quanto lodevole, vi
ricordo che il riciclo è un valido strumento, ma non la soluzione. Il nostro
sforzo dovrebbe essere quello di limitare il più possibile i rifiuti che produciamo.
Esistono diverse alternative: pannolini lavabili per donne e bambini e la coppetta mestruale.
Esistono diverse alternative: pannolini lavabili per donne e bambini e la coppetta mestruale.
A
questo proposito vi segnalo un blog interessantissimo, Lunethica, gestito da 4
ragazze torinesi, che raccontano, spiegano, risolvono dubbi e incoraggiano. Non
solo, organizzano gruppi di acquisto che permettono di risparmiare ancora di
più sulla coppetta (che è già un risparmio di per sé).
Andate a curiosare tra i
loro post e iniziate a seguire i loro consigli, così potrete competere nella
sfida dell’indifferenziato!
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