lunedì 11 settembre 2017

Doggie bag

Ai tempi degli antichi Romani, gli invitati a cena usavano portare, in taverna o a casa del proprio ospite, il proprio tovagliolo per pulirsi la bocca tra una portata e l'altra, al fine di non offendere gli altri commensali. A partire dal 6. secolo a.C. i tovaglioli iniziarono ad essere usati anche per impacchettare avanzi di cibo da portare a casa.


Questa tradizione si ritrova a partire dagli anni '40 negli Stati Uniti: con la carenza di cibo dovuta alla Seconda Guerra Mondiale, nessuno spreco alimentare era consentito, e chi possedeva animali era incoraggiato a recuperare qualsiasi avanzo per nutrirli. Nel 1943 divenne una vera e propria abitudine promossa inizialmente da un bar di San Francisco in un'iniziativa contro la crudeltà sugli animali, e poi velocemente diffusa in diverse città e locali pubblici. 

Poco per volta la gente iniziò a richiedere la doggie bag per sé e oggi negli Stati Uniti è una abitudine quotidiana (in alcuni posti non è neanche necessario richiederla).

By Jesse Rhodes, Smithsonian.com

In Francia la doggie bag è diventata obbligatoria da un paio di anni. Una rivoluzione anti-spreco! In Italia invece ci vergogniamo di chiederla (troppo pigri? Troppo snob?), ma per fortuna arriva una soluzione dal Conai: contenitori in materiale riciclato comodi e stilosi, da trasportare con orgoglio all'uscita dal ristorante.


Qui trovate la descrizione del progetto, che speriamo trovi grande diffusione in tutti i locali della penisola. Ma comunque anche senza un'elegante family bag, è nostro diritto richiedere il cibo avanzato... ed è un diritto del pianeta! 



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