giovedì 28 settembre 2017

Cifre da urlo!

Ecologicalmente vuole suggerire buone pratiche ambientali e incoraggiare a una maggiore sostenibilità nel quotidiano. Tuttavia ogni tanto è  bene fare un bagno di realismo.
Quindi ecco qualche numero tratto dal report "Growth within: a circular economy vision for a competitive Europe" del McKinsey Center for Business and Environment in collaborazione con Ellen MacArthur Foundation e Stiftungsfonds für Umweltökonomie und Nachhaltigkeit (SUN). Sono numeri relativi a qualche anno fa, ma ci danno un'idea.

Nel 2012 l'europeo medio ha usato 16 tonnellate di materiali. 60% dei materiali gettati sono finiti in discarica o termovalorizzati, mentre solo il 40% è stato riciclato o riutilizzato. In termini di valore, l'Europa ha perso il 95% del valore di materiali ed energia.
Anche il riciclaggio di acciaio, PET e carta, ha perso 30-75% del valore nel ciclo di primo utilizzo. In media l'Europa usa i materiali una sola volta. 
L'analisi ha rilevato anche uno spreco significativo in settori che considereremmo maturi e ottimizzati. Per esempio, l'automobile di un europeo medio rimane parcheggiata il 92% del tempo e il 31% del cibo viene sprecato sulla catena del valore. I cicli di utilizzo sono brevi. I manufatti durano in media solo 9 anni (eccetto gli edifici). In totale, per i settori mobilità, cibo ed edificazione (case e spazi lavorativi), questo modo di produrre e utilizzare prodotti e risorse costa all'Europa €7,2 trilioni ogni anno, di cui €1,8 trilioni per le risorse, €3,4 trilioni per tutte le spese private e governative legate ai tre settori (esclusi i costi delle risorse primarie), e €2 trilioni per esternalità negative quali inquinamento, rumore, traffico stradale, Co2 ecc.


A parte il fatto che un semplice cittadino fatica a capire quanti sono 7 trilioni (!!!!!), direi che è il caso di invertire questo trend, se non per amor del pianeta, almeno per preservare le nostre tasche!



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