Vi
consiglio di guardare questo video (in inglese): il contributo di un’antropologa
che studia la spazzatura. Io l'ho trovato ispirante!
È
un’ode all’operatore ecologico (l’esperienza riferisce di New York, ma è valida
in qualunque città).
Ogni
giorno i cosiddetti spazzini affrontano puzza, pesi, pericoli e, non meno
importante, gli sguardi dispregiativi della gente.
Eppure
gli operatori ecologici sono la forza lavoro più importante sulle strade della
città: sono loro che puliscono dove noi abbiamo sporcato, raccolgono ciò che
noi abbiamo buttato via, sono i guardiani della salute e del decoro. In pratica ci proteggono da noi
stessi (“the flow that they maintain keep us safe from ourselves”).
La
nostra epoca è caratterizzata dalla frenesia: non abbiamo tempo per riutilizzare
o lavare bottigliette d’acqua, bicchieri del caffè, sacchetti… li usiamo, li
buttiamo e corriamo via. Perché sappiamo che qualcun altro se ne occuperà.
Per
plasmare una città sostenibile e umana e per dare un senso all’esistenza della specie
umana, dobbiamo tenere in considerazione tutti i costi, incluso il costo del
lavoro.
Rendiamo
Torino una città più umana e sostenibile: fermiamoci a ringraziare chi raccoglie
i nostri rifiuti ogni giorno.
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